Cenni Storici

La Città di Volterra divenne famosa nel Medioevo per i suoi balestrieri che sono presenti nelle più importanti battaglie avvenute in Toscana, che vanno dalla difesa di Prato nel 1107, a fianco delle truppe imperiali contro Matilde di Canossa che la cingeva d’assedio, la battaglia di Campaldino nel 1289, alla difesa di Lucca nel 1328, senza citare le continue scaramucce che in questo arco di tempo erano avvenute con i confinanti Pisani e Sangimignanesi.
Da ricordare è la data del 19 marzo 1218 quando il podestà Ildebrandino Di Romeo premiò, per la loro fedeltà, bravura e coraggio dimostrata in battaglia tre balestrieri Volterrani tali: Fortone, Pasquale e Scudo.
Nel 1320 la difesa della Città di Volterra era affidata a ben 114 balestrieri dei quali si conservano i nomi, che erano forniti dalle contrade cittadine, in relazione alle disponibilità finanziarie delle medesime, riunite in terzieri nel 1321.
Abbiamo inoltre notizia che tra il 1330 e 1340 Ottaviano Belforti divenne famoso in tutta la Toscana per l’abilità dimostrata nei tornei cavallereschi dai suoi Balestrieri.
Risulta inoltre che gare di tiro con la balestra si svolgevano in maniera puntuale in occasione del Santo patrono Giusto, 5 giugno, presso il prato antistante la chiesa ad esso dedicata, oggi inghiottita dalla frana delle Balze; e in onore di Santa Maria Assunta, 16 agosto, in Piazza dei Priori al termine della processione.
L’uso della balestra andò a scomparire alla fine del XV secolo dopo l’occupazione della Città da parte delle truppe Fiorentine, che ridimensionarono la milizia cittadina e sostituirono con le armi da fuoco le balestre da postazione.